Una poesia di Paolo Zanardi.
Paolo Zanardi dice di sè:
Sono nato nel 1964 a Parma, dove vivo e lavoro. L’attività letteraria è uno dei mezzi che mi permettono di tenere in equilibrio la mia esistenza. Mie poesie hanno ricevuto svariati riconoscimenti e sono apparse in raccolte e riviste. Ho pubblicato Estuario (ed. Ripostes, 1998) e Calliope minore (ed. Rupe mutevole, 2012).
Sono tra i fondatori di Autorieditori.com, associazione culturale senza fine di lucro.
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piccola città portoghese
Mi risveglio nel sinuoso
alfabeto del tuo grembo,
nelle memorie che rubo
dai ricami alle finestre.
Voglio smarrirmi
e ubriacarmi della precisa
spezia di ogni vicolo,
del segreto d’ogni tua
sapiente primavera.
Che i tuoi arcani mi abbraccino
prima che un faro li sveli:
oscurità candide, di antica
nostalgica bambina,
estremità non districate del mondo
che si accalcano agli occhi
e ad ogni marzo nascondi
tra le pieghe del mare.
Per approfondimenti su Paolo Zanardi vi rimandiamo al nostro blog:
http://italiadautore.blogspot.it/search/label/Paolo%20Zanardi
http://raccontodautore.blogspot.it/search/label/Paolo%20Zanardi
bello l’ossimoro ” oscurità candide “.
una poesia che mia ha riportato alle mente una cittadina portoghese che se la mia memoria non fa acqua aveva il nome di Oviedo.
grazie, è stato un bel ricordo.
Poesia di efficaci selezioni di immagini e di lessico, semanticamente piena e accativante.
Narda
L’ho vista, immaginata, annusata, udita…questa città portoghese (che non conosco) L’ho sentita palpitare di vita, di storia,di calde emozioni….grazie alle sapienti pennellate di parole e immagini, magistralmente e, talvolta, arditamente, accostate. Ho molto apprezzato questa poesia, Paolo.
loredana