Servitori di se stessi, poesie di Roberto Marzano

Servitori di se stessi, poesie di Roberto Marzano

 

 

Roberto Marzano, Genova 7 marzo 1959, poeta e narratore “senza cravatta”, chitarrista, cantautore naif e “bidello giulivo”.
Barcollando tra sentimento e visioni, verseggia di vagabondi e di prostitute, di amori folli, di ubriachi e dei quartieri ultrapopolari dov’è vissuto. Meditabondo, si arrabatta tra città arrugginite, bar chiusi, televisori diabolici, supermercati metafisici, operai, nottambuli… e oggetti inanimati ai quali dà viva voce. Un poetare pregno di originalità e dell’ironia pungente che lo ha già contraddistinto nel campo della canzone d’autore.
Molto applaudite le sue performance tenutesi a Roma, Torino, Milano, Napoli, Bologna, Bari, Trieste, Matera, Modena, Como, Alessandria, Crema, Sanremo, Savona e nella sua Genova: variopinti quadretti dove i versi vanno a incastrarsi nelle corde della chitarra, in un divertente e originale collage di endecasillabi, sberleffi e canzoni scoppiettanti che suscitano, volutamente, sorpresa e ilarità.
A Genova, tra il 2016 e il 2017, ha organizzato le rassegne poetiche “Binari InVersi” e “Poetando” che con grande successo hanno visto la partecipazione di artisti da tutta l’Italia. Inventatosi l’improbabile casa editrice SiFaPerFarBenEdizioni”, produce una serie di “Quadernetti Poetici” a tema, con poeti, narratori, pittori, fotografi italiani e stranieri.
I suoi versi sono stati tradotti in spagnolo da Carlos Vitale, in francese da Cinzia Calì, in inglese da Monica Luxardo, in genovese da Bruna Pedemonte e in tedesco da Günter Melle.
Come musicista (Roberto Marzano & gli “Ugolotti” e “Small Fair Band”) si è esibito in centinaia di concerti.
Ha pubblicato: “Extracomunicante. Dov’è finita la poesia?”- De Ferrari (2012); “Senza Orto né Porto”- Edizioni di Cantarena – QP (2013); “Senza Orto né Porto”- Bel-Ami Edizioni (2013); L’Ultimo Tortellino… e altre storie” (racconti) – Matisklo Edizioni (2013); “Dialoghi Scaleni” – Matisklo Edizioni (2014); “Come un Pandoro a Ferragosto” (romanzo) – Rogas Edizioni (2015);
M’illumino di mensole” – Matisklo Edizioni (2016).

       

Era così grossa

Era così grossa, ma così grossa
che il solo pronunziarla
pur anche a voce bassa
oltre che ad un accenno di sghignazzo
faceva “impomponir” tutta la bocca!

Pensare, poi, che quell’enorme bolla
pompata ancora un po’, giusto per il gusto,
avrebbe potuto persuadere un po’ tutti
o perlomeno una bella fetta
portava quasi-quasi al mal di testa…

Per quanto fosse incredibile,
sbandierata a tutta forza per l’Italia
da famelici televisori coi denti
la “grossa, ma proprio grossa,
(che il solo pronunziarla,
pur anche a voce bassa,
oltre che ad un accenno di sghignazzo,
faceva “impomponir” tutta la bocca)
tranquillamente ritornò fino al Potere!

Perché, ahinoi, si sa che certi umani
provan quasi un subdolo piacere
a farsi ripigliar per il sedere!

      

L’eletto

Un ceffo inquietante ammicca suadente
agli angoli più in vista delle strade
il suo sorriso vago pretenzioso rassicura
il passante che lo sguardo gli concede.
Ma costui resta perplesso a dire il vero
che un così sia sopra un manifesto
il grugno psicopatico e un po’ da porco
col Parlamento parrebbe incompatibile
gli occhi, si sa, mentono a fatica
e la storia pregressa del “signore” appeso
dice che più che a Roma dovrebbe andare in prigione!

Ma lui non molla, smargiasso insiste
non c’è tregua né spazio
gli dà assillo, tormento quella faccia sfacciata:
Dammi il tuo voto, fai un bel investimento
gallerie, aeroplani e lavoro per tutti
ma anche senza il tuo voto comunque sarò eletto
tutto a norma di legge, questo sia ben chiaro
ma è giusto che tu sappia che la Legge sono io
e detterò le regole alla tua futile vita
cosicché se vorrai attenzione e futuro
saprai ben da chi andare, quale mano baciare…”.
Il passante dopo essersi guardato alle spalle
estrae lesto una latta di vernice
e in quattro e quattr’otto gli fa i baffi alla Hitler
il naso da maiale, e un bel paio di lunghissime corna!
Giusto in tempo perché un missile non lo centri in pieno
spappolandolo contro il manifesto…

       

Servitori di se stessi

Sbrodolandosi addosso
senza neanche quel filo di decenza
che può dare un tovagliolo, anche sporco
torve flottiglie s’accostano tronfie
alle rive rigonfie di tesori in bella vista
rozza marmaglia impiccata a cravatte indiscutibili
scodinzolante e rotta ad ogni lercia esperienza…

Tristi servitori di se stessi
e dei culi buoni all’occorrenza
invocano famelici piogge di diamanti
grossi come zucche vuote di pensiero
sui musi fessi barbe mal rasate
trattengono residui di cibi untuosi
quanto il loro sguardo vacuo, perverso
acqua torbida di pediluvio…

       

Ricordo della riviera ligure

Chissà se l’ha capito che sono una ragazza
oppure
è proprio per questo
che si accanisce ottuso
a manganellarmi a peso morto
la sua rabbia in faccia
a vomitarmi addosso
urla d’odio e calci nella pancia
anfibio nero
che sul mio corpo impazza …

Indifeso oggetto
in balia della sua vendetta
forse per un bacio non concesso
o una sculacciata ingiusta di sua madre
io “cagna rossa” e “troia comunista”,
non so
se da questo sacco a pelo ne uscirò viva
se tornerò domani alla mia Brema
oppure morirò per le ferite o per paura…

Tutti gridano lì intorno
è un bastonar con cura
si picchiano i pensieri
si rompono le braccia…

       

Generale

Tronfio sul trespolo immondo
labbro truce e pendulo
raffermo ostenti altorilievi funebri
mostrine mostruose sull’uniforme bianca
neri baffi rapaci sotto occhiali neri
lo sguardo decomposto
nel delirio cocainomane
onnipotente carnefice
crudo assassino infame
che tra le dita strozzi il collo
di un popolo prostrato
da polizia spaccaossa
con fredda compostezza
braccia racchiuse al petto.

Ben presto proverai, lurido bastardo
mentre la fanfara rimbomberà mortuaria
l’effetto travolgente della purga
che il nostro attivista-cameriere
ti ha propinato generoso
nel condire di soppiatto
l’oscena bistecca al sangue
che cola ancora nell’angolo buio
del tuo muso torvo
sogghigno di pietra.

 

 

Edward Snowden, Canada College, 2015, RogerSheaffe, CC BY - SA 3.0 - in apertura Snowden riceve il premio Sam Adams a Mosca, 2013, Youtube, The WikLeaksChannel, CC BY 3.0
Edward Snowden ex tecnico CIA, autore di rivelazioni pubbliche sui programmi top-secret di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico, ritira il premio Sam Adams a Mosca, 2013, Youtube, The WikLeaksChannel, – in apertura al Canada College, 2015, RogerSheaffe (foto originali a colori)

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