Fornelli poetici, la rubrica di cucina di Daniele Barbieri.
In questo numero lo chef / poeta Barbieri ci propone … il pesce.
Pasta al sugo di salmone
ho battuto insieme e ho soffritto
aglio e scorza di limone,
capperi ho aggiunto poi e ancora molti
acini di uvetta e tutto
questo a accompagnare
la polpa del salmone, a pezzettini,
su cui più tardi ho versato, affinché
non si asciugasse, un residuo di birra
e poi, di nuovo, poche gocce di latte
all’ultimo, il prezzemolo
questo sugo a condire
una pasta pezzata grande,
pàccheri o rigatoni, con un fiato
appena un poco fresco
appena un poco salato
***
Ostriche
servono una fiamminga straripante
di scaglie incrostate di mare
le apriamo con ingegno a rivelare
un sesso grigio, acquoso, tremulo,
che il limone agita di un fremito
mortale, per poi inghiottire
in un sorso soltanto la canzone
di madreperla fresca
e spuma e flutti e sale
allagando la bocca
di un ansimo di eccitazione
soffice e acerba
***
Il salmone
quando per cena ci viene l’idea
di impiegare il salmone affumicato
per condire la pasta
ma poi la testa
resta bloccata, incapace
di articolare qualcosa
che gli si possa accordare
e buttiamo incertamente
erba cipollina e prezzemolo e olio
(nemmeno il burro riesce
nella mente a farsi strada)
allora (e non
che il risultato sia cattivo)
allora (e si mangia di peggio
tante volte)
allora davvero ci accorgiamo
che la vita non scorre
e il salmone che non trova
sapori da accostargli
siamo noi
oggi
ottime ricette e poesie morbide come danze in cucina