Cesare Pavese e Luigi Tenco hanno attraversato troppo velocemente il secolo scorso: eppure di loro, della loro arte, ci resta un segno indelebile e il ricordo che di essi abbiamo è tutt’altro che appannato, tutt’altro che affievolito.
Il 2018 che è giunto alla fine è stato un anno di anniversari per entrambi: 110 anni dalla nascita di Pavese e 80 da quella di Tenco.
Per celebrare queste ricorrenze, nonché il decennale della propria attività artistica, il collettivo Arts Factory (Adriana Maria Soldini, Francesca Del Moro e Federica Gonnelli) ha pensato e costruito lo spettacolo Rose gialle in una coppa nera, che ha costituito il terzo appuntamento de ITerziGiovedìDiVersi.
Il pubblico presente in sala ha così potuto ripercorrere la vita e il percorso artistico di Pavese e Tenco, grazie alla narrazione di Adriana Maria Soldini e alle letture di Francesca Del Moro, con il supporto musicale di Alessio Zanovello e quello video di Federica Gonnelli.
È stata una serata particolarmente intensa e coinvolgente: voci, musica e immagini sono state sapientemente dosate ed è stato emozionante ascoltare la storia personale dei due artisti: l’infanzia nei luoghi contadini del Piemonte, i paesaggi delle Langhe e del Monferrato, gli amori infelici, gli esordi artistici, la passione di entrambi per il jazz, il successo, le delusioni, la fine tragica.
Assistere a Rose gialle in una coppa nera è stato come sfogliare le pagine di un’edizione einaudiana d’annata e rileggere i versi di Pavese. È stato come girare la manopola di un vecchio televisore in bianco e nero e rivedere (e riascoltare) Tenco che canta le sue canzoni permeate di malinconia.
Il tutto, sia chiaro, senza indulgere in inutili o sdolcinate nostalgie, ma anzi tenendo sempre lo sguardo puntato verso l’arte e la personalità di Pavese e di Tenco, esaminandone gli aspetti maggiormente conosciuti e quelli più reconditi.
E così nel corso dello spettacolo la poesia, le parole, la musica dei due grandi artisti sono state scandagliate con attenzione e metodo, ma anche con grande affetto e sincera ammirazione.
Non sono mancati gli aneddoti e neppure le curiosità, che hanno aggiunto un tocco di leggerezza alle storie raccontate.
La narrazione di Adriana Maria Soldini è fluita in modo scorrevole con grazia e abilità divulgativa, le letture interpretative di Francesca Del Moro hanno toccato il cuore, la musica di Alessio Zanovello ha riempito la sala di note emozionanti e le immagini di Federica Gonnelli hanno fatto da suggestiva cornice alla performance.
Di solito gli eventi legati a un anniversario, a un ricordo, a una commemorazione hanno al loro interno il rischio (subdolo, ma presente) di sfociare in melensi rituali, in ridondanti agiografie che non rendono certo giustizia a chi dovrebbe essere ricordato o commemorato.
In Rose gialle in una coppa nera questo rischio, fortunatamente, non si è corso: merito anche del fatto che si tratta di una formula già collaudata dal collettivo Arts Factory, che lo aveva già proposto (anche con alcune varianti) in altre occasioni.
La qualità e la sobrietà sono state le caratteristiche vincenti della performance e del resto sono le stesse caratteristiche che ci siamo prefissati e che cercheremo di mantenere nel corso dell’intera rassegna de ITerziGiovedìDiVersi.
Da spettatore il mio sentito grazie ad Adriana Maria Soldini, Francesca Del Moro, Federica Gonnelli e Alessio Zanovello per le intense emozioni che hanno saputo trasmettere.
Enea Roversi
La rassegna IterziGiovedìDiVersi prosegue giovedì 17 gennaio 2019 alle 21:00 al Costarena di Via Azzo Gardino, 48 a Bologna, con “Sulla punta di una matita” proiezione del film di Viviana Nicodemo sul poeta Milo De Angelis. Seguirà conversazione con Nicodemo e De Angelis che saranno presenti in sala.
Presentano Silvia Secco e Daniele Barbieri.
Ed ecco le foto della terza serata:
Qui trovate i resoconti delle serate già trascorse e il programma completo della rassegna:
IterziGiovedìDiVersi: programma completo e sintesi delle serate trascorse