Parigi e le altre di Valdo Immovilli.
Valdo Immovilli, è nato a Reggio Emilia. Attualmente vive ad Albinea. Le sue prime poesie sono uscite all’inizio degli anni ’70 sulla rivista TAM TAM, diretta da Adriano Spatola. Per diversi anni ha collaborato con TAM TAM e le edizioni GEIGER. Ha pubblicato il suo primo libro nel ‘77, con il titolo sarcastico e provocatorio “Mi faranno santo”, iniziando un “viaggio” che trova una sua conclusione nel ‘91 con la pubblicazione di “Parigi e le altre”. Le sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie in Italia e all’estero.
PUBBLICAZIONI
. Mi faranno santo, geiger 1977
. Parigi e le altre, ed. laboratorio di poesia 1991
. L’oceano e la luna, In fase di stampa
. Il cacciatore di mosche, romanzo; www.ilcacciatoredimosche.com
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Cosa sapeva di lei in fondo ? E tutte le città non erano forse, nel loro più intimo intimo, la stessa città ? E non erano state tutte il suo primo amore la prima volta ? Era alle Tuileries e pensava queste cose, come se Parigi non fosse Parigi. E gli apparvero quegli occhi a mezzaria tra la Gioconda e una donna Indiana che aveva amato perdutamente per più di una settimana. Pensò che era un gioco, anche se non era molto chiaro, ma nemmeno incredibile, e gli prese una voglia folle di fumare e si senti prigioniero, e si sentì di nuovo prigioniero di sentirsi prigioniero. Le ossa inzuppate da quella pioggia e a Roma già doveva essere maggio e a Palermo ancora di più. Avrebbe voluto essere un piccione se non fosse stata unl’idea balzana. Ma cosa ne sapeva lui in fondo. Assumersi una nuova identità e crederci una buona volta. Non aveva forse desiderato di essere un piccione ? Oh sì, essere un piccione. Avere un nido in piazza San Marco e un negozio di souvenirs.
Parma e Parigi, c è qualcosa in comune fra queste due città ? Io le conosco bene . Parma è diversa, come è diverso il fiume che l’ attraversa, e diversi i ponti che attraversano il fiume. Parma è famosa per i parcheggi, ogni volta che vado a Parma mi prendo una multa ed è una storia che dura da anni, e io non ne posso più. Parigi è diversa, così come diverso è il fiume che
l’ attraversa e diversi i ponti che attraversano il fiume. Parma io la conosco bene, nelle sue più sotterranee invernali osterie, dove è impossibile sopportare certi ubriachi se non sei ubriaco. E Parigi ?
un bel pezzo da vero flaneur. complimenti