Rispondi all’ISTAT, poesie di Ivano Mugnaini.
Sopra
La matrona imbellettata, restaurata
per l’occasione, mi si avvicina, dopo
la premiazione del mio libro nella villa
del conte con annesso vasto giardino,
e mi sussurra pian pianino, ma in maniera
che ognuno possa sentire, che ha avuto
modo di gradire e apprezzare i miei versi,
ma, a dire il vero, a suo parere sono un po’
sopra le righe.
Ringrazio, non so bene perché, forse
per liberarmi della vista della sua cipria
e della stretta febbricitante della sua mano.
Adocchio agognante un angolo vuoto
distante dal corteo, e solo
allora, al sicuro come un pesce nell’anfratto
di uno scoglio tagliente, mi metto a pensare,
cerco di risolvere il mistero, analizzo
ciò che davvero mi ha voluto dire.
Evidentemente a suo parere un vero poeta
deve essere dentro le righe, o, meglio ancora,
sotto, al sicuro, al riparo di un tetto robusto,
a prova di pioggia e grandine, saldo
più di un muro.
Forse ha ragione. Ma sta di fatto che io,
ora come ora, sotto il suo stesso tetto
non mi sento a mio agio. Non sono
in sintonia con il suo abitino color
pastello, con il suo anello incastonato
più saldo della dentiera e meno freddo
dello sguardo con cui taglia
lo spazio di questa sera che avrebbe potuto
essere quieta e solitaria, o calda di risa,
di vino e farina, magari una bella aia
con una dolce e formosa contadina,
una che non sa cos’è una metafora
e ancor meno una metonimia, ma sa
stringerti sopra il fieno maturo e dorato
con un abbraccio sincero
di poesia.
***
L’etica dinamica
Se uccidi di menzogne la gente,
e poi ti diverti a raccontarlo dichiarandoti
cronista, coltiverai quella che loro chiamano
etica dinamica, e di certo sarai giornalista
televisivo rampante, con il solo timore,
neppure troppo consistente, di finire
relegato nell’orbita di un satellite
a pagamento. L’ultima scheggia
si conficcherà nella mente di chi,
senza volerlo, ti ha ascoltato, mentre
qualcuno, sopra un palco turchese
di metri quadri duemilaseicento, estensibili,
racconterà al mondo la barzelletta
dell’inglese, del tedesco, del francese
e dell’italiano, il più furbo, quest’ultimo,
il più scafato, quello che non si fa prendere
in giro da chicchessia per nessuna ragione,
mangia la foglia e resta padrone,
indipendente, libero, ricco,
davvero felice.
***
Luglio Ottantasei
Puskas non è mai stato campione del mondo.
Gattuso sì.
Mazzola non è mai stato campione del mondo.
Gattuso sì.
Di Stefano non è mai stato campione del mondo.
Gattuso sì.
Baggio non è mai stato campione del mondo.
Gattuso sì.
Mi consola solamente il ricordo
di Inghilterra-Argentina, Messico, Luglio Ottantasei.
La mano del nano di Lanus
sale nel sole sulle spalle di gigante del destino.
Rubando al cielo un grido,
un riso.
***
Rispondi all’ISTAT
Rispondi all’ISTAT,
alla lettera raccomandata
che ti chiede se esisti, se sei vivo,
e in quale specifico eventuale settore
si sviluppa la tua attività,
la tua occupazione attuale.
Rispondi all’ISTAT
che vuole conoscere dati e notizie
di te, ai soli fini, come chiarito,
di raccolta, di immagazzinamento,
di pura e semplice catalogazione.
Rispondi all’ISTAT, compila per bene
il questionario azzurrino,
adorna di crocette le soavi caselle,
esprimi senza fallo i tuoi sì e i tuoi no,
percorrendo beato
il liscio sistema binario,
rispondi al questionario, orsù,
non frapporre indugio,
e, se tutto andrà bene,
per il verso giusto e corretto,
saprai, tra un annetto o giù di lì,
che rientri nella media, nello standard,
nel parametro statistico
ortodosso e prevalente.
Saprai che sei una persona,
un consumatore, un utente reale
degno di tale nome, non uno strano
bizzarro bestione che sfugge
alla logica del paradigma,
della percentuale, del logaritmo
docile e domabile puntualmente
soggiogato dalla frusta
dell’Elaboratore Centrale.
Rispondi all’ISTAT, lesto, non pensare
al tremore che striscia tra le dita,
al pensiero calpestato, al ponte
frantumato che connette e divide
il petto ed il cervello:
il non sapere come né dove, domani,
potrai sfiorare la carne di un progetto
che non sia
abisso, ghigno, ombra di pazzia.
Rispondi all’ISTAT e fallo bene, con zelo,
da cittadino serio e responsabile.
Compilare ciascuna Sezione.
Restituire entro il 31 ottobre.
Non è necessario affrancare.
***
Ivano Mugnaini, laureato in Lettere Moderne all’Università di Pisa, è autore di narrativa, romanzi e racconti, poesia e saggistica.
E’ autore di testi di prosa e poesia e di recensioni per alcune riviste nazionali e straniere, tra cui “Nuova Prosa”, “Gradiva”, “La Mosca di Milano”, “Il Grandevetro”, “Italian Poetry Review”, “L’ Immaginazione”. Pubblica note di lettura anche su riviste diffuse tramite Internet.
Cura il blog letterario “DEDALUS: corsi, concorsi, testi e contesti di volo letterario”,http://www.ivanomugnainidedalus.wordpress.com , in cui pubblica, con un commento introduttivo, liriche e prose di alcune delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo.
Ha presentato suoi testi, prose e liriche, all’interno di manifestazioni e rassegne artistico-letterarie nazionali tra cui “Versinguerra” e “Bunker Poetico” , brani letterari abbinati ad opere artistiche all’interno della Biennale d’Arte di Venezia.
E’ autore di racconti premiati o segnalati in concorsi letterari, tra cui: Premio “Nuove Lettere”, “Fiur’lini” (L’Aia, Olanda), “Teramo”, “Eraldo Miscia – Città di Lanciano”, “Premio Loria” ed altri.
Il suo racconto lungo dal titolo Desaparecidos è stato pubblicato da Marsilio, e il racconto Un’alba da Marcos Y Marcos.
Ha pubblicato la raccolta di racconti LA CASA GIALLA, i romanzi IL MIELE DEI SERVI e LIMBO MINORE (Piero Manni, Lecce) e il libro di racconti L’ALGEBRA DELLA VITA (Greco & Greco, Milano, 2011).
Dirige, assieme a Mauro Ferrari, la collana di narrativa “AltreScritture” di puntoacapo editrice.
È autore di liriche e raccolte di poesie premiate o segnalate in concorsi letterari nazionali, tra cui: Premio “Eugenio Montale” Sez. Inediti Italiani , “Leopardi”, “Lerici-Pea”, “Camaiore” Sez. opere prime, ed altri.
Ha pubblicato la silloge dal titolo CONTROTEMPO e le raccolte INADEGUATO ALL’ETERNO Felici editore, Pisa, 2008, e Il TEMPO SALVATO, Blu di Prussia , Piacenza, 2010.
Tra i critici ed autori che hanno presieduto giurie in cui sono stati premiati i suoi testi, si sono occupati della sua attività letteraria o hanno scritto note o commenti sui suoi lavori, ricordiamo:
Andrea Camilleri, Ferdinando Camon, Vincenzo Consolo, Michele Dell’Aquila, Luigi Fontanella, Luigi Grazioli, Gina Lagorio, Paolo Maurensig, Raffaele Nigro, Elio Pecora, Giorgio Saviane, ed altri.
Insomma preferisci la polvere alla cipria, l’aia all’ara, il frumento al diamante, e di che mangiare e respirare piuttosto che sbadigliare, ma soprattutto dissentire invece di acconsentire. E come darti torto? Si scrive per essere, non per piacere. Abbasso le matrone e viva le contadine se ti danno un abbraccio di poesia. Insomma la prima poesia intitolata: “Sopra”, mi è gustata parecchio. Ed anche “Rispondi all’ISTAT”, soprattutto per questo passaggio:
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Interessante per concretezza di argomento e di linguaggio, che mi ricorda “La statistica” di Trilussa.
Rosanna S.