Tre fedi a confronto: Gnazi, Lomanno, Pardi

Tre fedi a confronto: Alba Gnazi, Redent Enzo Lomanno, Caterina Pardi.

  

  

Canto alla Madre (Fuor d’ogni Condanna)

di Alba Gnazi

   

Più che altro c’è

l’antro orbo del sole a mezzanotte

l’ossidata flatulenza dell’orgoglio

a tenerci in piedi

   

In piedi, di sete e sangue sprovvisti,

spilliamo al vento le vestigia d’un non richiesto assolvimento

prosciugati dal menzognero bagno benedetto

che nulla lava, se non

un’intoccabile Follia.

   

In piedi, rammendati da una sporadica voluttà di Potenza

annusati dalla lupa che allatta

sbricioliamo  le versioni ridotte di bibbie insanguate

inermi colossali bibbie di suburbana precarietà

precarietà di alberi e fuliggine

di coscienze arrochite, promesse in bemolle, biancheria smessa

nei risvegli di perla e radio

e piedi e latte e nervi

quanto basta

quel che basta

per bastarci.

   

(Non avevamo scelta, figlia, non avevamo scelta, dovevamo divenir ciechi per poter vedere, dicesti; non avevamo scelta, pensai, ma la stola purpurea sibila di tarmate velleità –  ascoltala, madre, ascoltala, nascosta dietro quell’altare – guardala, madre, guardala, giurare spergiuri di aceto e crosta, ché vita non è quel che (vita) lei fotte – non piangere madre, la terra è radice e pietra e carne e parola; rialzati madre, da quella servitudine che amasti e t’ingannò – a te inchinati, madre, a te sola – la lupa t’allatta, la lupa c’allatta, puttana la menzogna che ti volle gravida e zitta, nutriti, madre, bevi, la lupa t’aspetta fuor d’ogni condanna.)

Akram Khan Vertical Road  

***

  

Vibration

di Redent Enzo Lomanno

Oltre la materia,
Il suono convesso
  
disarciona ragione
e benevolenza
  
Ruggisce anime estinte,
ombre in corde tese recise

Dall’urlo infinito dissimulato,
steli genuflessi in movimento
e dell’universo, l’impostura
  
Mentre,
Il mondo noto – in scia
  
vibra e poi
scompare

gg5   

***

  

fede/fiducia perduta e ritrovata

di Caterina Pardi

   

ti ho perduta poco fa

brandelli di seta arancione

fluttuano sui rovi

   

guida

il tuo perfetto sistema oggi è così limpido

da dissolversi

e darti un’apparenza senza coscienza

da lupo, lince

feroce

   

un attimo e sei sparita

orizzonte vuoto

terra smossa

   

al tuo posto s’incide un solco

solo

al centro del sentiero

   

entro in casa, siedo

rifugiata aspetto

   

guardo meglio

attendo la fine di questa irreligiosa percezione

– gelida ma di cartone

upon reaching the sun 3 GRANDE

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